I disegni originali di Aleardo Terzi al Museo Pitré di Palermo

Copertina del volume "Aleardo Terzi" a cura di A.M.Ruta, 2019 Copertina del volume "Aleardo Terzi" a cura di A.M.Ruta, 2019

Nel volume sull'artista Aleardo Terzi (Palermo 1870 - Castelletto Ticino 1943) edito nel 2019, il capitolo di M. A. Spadaro, Aleardo Terzi e Giuseppe Pitrè all’Esposizione Nazionale di Palermo del 1891-92: gli inediti disegni originali è stato dedicato a un'opera giovanile del grande pittore e illustratore realizata a soli 21 anni. Si tratta di un corpus di disegni che illustrano gli oggetti della cultura materiale contadina esposti da Giuseppe PItré, celebre etnografo e antopologo palermitano, all'Esposizione Nazionale di Palermo del 1891-92. Pubblicati all'epoca nel catalogo dell'Esposizione in piccole dimensioni, per la prima volta vengono pubblicati gli originali in questo volume e presentati in una mostra allestita nel museo.

I disegni originali di Aleardo Terzi al Museo Pitré

realizzati per l’esposizione Nazionale di Palermo del 1891-92

 

a cura di Anna Maria Ruta e Maria Antonietta Spadaro

 

inaugurazione mostra 28 settembre ore 17.30 - Museo Pitré

 

 

Prendendo spunto dal testo di M. A. Spadaro, Aleardo Terzi e Giuseppe Pitrè all’Esposizione Nazionale di Palermo del 1891-92: gli inediti disegni originali, contenuto nel volume su Aleardo Terzi (Silvana Editoriale, 2019) curato da A. M. Ruta, sono presentati per la prima volta al pubblico i disegni originali dell’artista palermitano realizzati per la sezione etnografica dell’Esposizione Nazionale di Palermo del 1891-92 e all’epoca pubblicati nel relativo catalogo. La collaborazione tra il medico-antropologo Giuseppe Pitrè (Palermo 1841-1916) e il ventunenne Aleardo Terzi (Palermo 1870-1943) ha prodotto un centinaio di piccoli ricercati disegni a china, firmati dall’artista e successivamente incollati a gruppi su 27 cartoncini azzurri.

Essi trattano gli oggetti raccolti con enorme passione e rigore scientifico dal Pitrè, la cui fama superò ben presto i confini nazionali; si tratta di oggetti che costituiscono preziose testimonianze della cultura popolare siciliana e del suo folklore, che egli riuscì a preservare dall’oblio nel periodo in cui soprattutto il mondo contadino, con l’incalzare dell’industria, avrebbe presto abbandonato modi, forme e abitudini secolari.

Le sezioni dell’Esposizione Nazionale riguardavano, per un totale di 262 pezzi: costumi, oggetti di uso domestico, pastorizia, agricoltura, caccia, veicoli, alimenti, spettacoli e feste, amuleti, ex voto, oggetti di devozione, giocattoli e balocchi fanciulleschi. 

Le descrizioni erano dettagliatissime così come i relativi disegni, quasi delle miniature, creati dal giovane Aleardo, già padrone di un segno grafico maturo e deciso. In questa mostra li vediamo esposti insieme ad alcuni di quegli oggetti raffigurati e oggi conservati nell’importante e rinnovato Museo Pitrè di Palermo, costituendo un patrimonio della nostra cultura materiale di inestimabile valore etno-antropologico.

Ritrovati dopo più di un secolo, conservati dentro una scatola e mai esaminati da alcuno, oggi, dopo il citato saggio della Spadaro, che li ha riportati alla ribalta, possono essere ammirati in questa esposizione grazie al Comune di Palermo, alla Direttrice del Museo Pitré, Eliana Calandra col competente personale del Museo, e alle Associazioni Settimana delle Culture e Anisa.

 

L'Esposizione Nazionale di Palermo 1891-92 L'Esposizione Nazionale di Palermo 1891-92

Nelle grandi capitali del mondo occidentale, nella seconda metà dell'800 si organizzarono Esposizioni Universali (ricordiamo Londra e Parigi) e Esposizioni Nazionali anche in Italia. Palermo, dietro la spinta di imprenditori di grande calibro, in particolare i Florio, diede vita nel 1891 ad una grande esposizione che ebbe risalto internazionale.

Progettista degli spettacolari padiglioni fu Ernesto Basile.

Tra le varie sezioni, industria, arte, scuole d'arte industriale, ecc, Giuseppe Pitré, medico e antropologo, organizzò la sua mostra dedicata alla cultura materiale siciliana esponendo una grande quantità di oggetti della tradizione popolare, da lui raccolti negli anni e che presto, travolti dalla incipiente rivoluzione industriale, sarebbero scomparsi.

Egli quindi affidò al giovane Aleardo Terzi il compito di illlustrare, nelle pagine del catalogo riguardante questa sezione, gran parte degli oggetti esposti.

 

 

Oggi tutto quel prezioso materiale etno-antropologico è esposto al Museo Pitré di Palermo.

La mostra dei disegni nel 2021 al Museo Pitré di Palermo La mostra dei disegni nel 2021 al Museo Pitré di Palermo

Nell'ambito della X Settimana delle Culture, il 28 settembre 2021 si è inaugurata la mostra I disegni originali di Aleardo Terzi al Museo Pitré

a cura di A.M.Ruta e Maria Antonietta Spadaro.

 

I disegni erano custoditi al museo ma non erano stati mai visti ed esposti; si conoscevano perché pubblicati nel catalogo dell'Esposizione Nazionale di Palermo del 1891-92 a corredo della descrizione degli oggetti esposti nella mostra curata da Giuseppe Pitré, nell'ambito di quella grande manifestazione. Tuttavia erano piccoli e molto sgranati in quelle riproduzioni nelle quali il segno perdeva la sua originale qualità grafica. Adesso abbiamo potuto apprezzare la straodinaria maestria del giovane Aleardo Terzi.

La mostra si è conclusa con un evento il 10 ottobre 2021 La mostra si è conclusa con un evento il 10 ottobre 2021

L'Anisa per l'educazione all'arte (Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell'Arte) ha organizzato il 10 ottobre 2021 una visita guidata da Maria Antonietta Spadaro alla mostra, allestira al Museo Pitré, presentando i disegni di Terzi realizzati per illustrare le collezioni di Giuseppe Pitré della tradizione contadina ottocentesca siciliana. Tali disegni illustravano il relativo catalogo dell'Esposizione Nazionale di Palermo del 1891-92.

 

Museo Pitré, Palermo Museo Pitré, Palermo

Riuscitissima visita guidata da Eliana Calandra e organizzata da M.A. Spadaro per Anisa per l'educazione all'arte domenica 5 marzo 2023. Il percorso completo del nuovo allestimento del museo basato sulle interessantissime collezioni di Giuseppe Pitré, ha coinvolto ed emozionato il numeroso pubblico intervenuto.

Settimana delle Culture e Anisa al Museo Pitré 19 maggio - 2 luglio 2023 Settimana delle Culture e Anisa al Museo Pitré 19 maggio - 2 luglio 2023

I TAROCCHI DEL REGNO DI SICILIA DI PAOLO ASARO al Museo Pitré di Palermo.

La mostra a cura di M. A. Spadaro nell'ambito della XII edizione della Settimana delle Culture, si è

inaugurata il 19 maggio 2023  con un bel pubblico, l'esposizione ha previsto anche una visita guidata il 3 giugno alle ore 17.

La mostra si è chiusa il 2 luglio 2023 con uno straordinario successo di pubblico.

2 luglio 2023 2 luglio 2023

Domenica 2 luglio 2023 alle ore 18.30

La chiusura della mostra "I Tarocchi del Regno di Sicilia" al Museo Pitré

con Paolo Asaro, Liana Masi, Maria Antonietta Spadaro e Arlene Leis

Caico a Montedoro Caico a Montedoro

Al Museo Pitré sono conservate circa 40 foto scattate da Louise Hamilton Caico (Nizza 1861-Palermo 1927) donna cosmopolita, colta e raffinata, figlia di Federico Hamilton, di nobile famiglia irlandese, e madre francese. Avendo sposato l’imprenditore minerario Eugenio Caico di Montedoro (CL) in Sicilia, ella vi si trasferì iniziando a scrivere e a fotografare il paesaggio e l’ambiente nisseno con grande acutezza e piglio antropologico. Molto amica di Giuseppe Pitrè, fu lei stessa a donargli le foto per i comuni interessi etno-antropologici. La Caio ha denunciato nei suoi scritti le tremende condizioni di lavoro dei ragazzi (carusi) nelle miniere di zolfo.

Diana e la Menade Diana e la Menade

Nel parco della Real Favorita i sovrani borbonici all'inizio del sec. XIX secolo, quando giunsero a Palermo e fecero realizare la Favorita e la Casina cinese, avevano anche posto nel parco delle loro statue romane (Diana e una Menade) provenienti da scavi campani. Per tanto tempo furono dimenticate e lasciate al degrado. Finalmente nel 2024 sono state portate al Museo archeologico "A. Salinas" di Palermo per restauri e per collocarle quindi in modo adeguato in una sala espositiva.